FORMA DELL' INTESTAZIONE
(RICA 49 INTESTAZIONE UNIFORME)
Per le intestazioni di uno stesso autore (personale o collettivo) si adotta sempre la stessa forma del nome (FORMA ACCETTATA). Da altre forme del nome (FORMA RINVIATA) si fanno schede di rinvio. Nel caso una pubblicazione non abbia autore (personale o collettivo) o ne abbia piu di tre, il titolo (intestazione principale) deve essere trascritto nella forma in cui si presenta nel frontespizio, ma se un'opera si presenta nelle varie edizioni con titolo diversi, le schede relative avranno come intestazione il titolo uniforme.
IMPORTANTE: Per un corretto calcolo delle chiavi di ricerca e di ordinamento, le intestazioni autore (personale e collettivo) in SBN dovranno essere trascritte facendo uso di:
Quando il nome di un autore è costituito da più elementi, quello di essi che meglio lo identifica assume la prima posizione. L'intestazione può quindi avere come primo elemento:
Napoleon <imperatore dei Francesi ; 1.> | Ioannes : de #Anania |
Paulus : Diaconus | Greco <el> |
Ioannes : Chrysostomus <santo> | Le_Corbusier |
Dionisus <Tiranno di Siracusa ; 1.> | Thant <U> |
Elena <Regina d'Italia> | Ioannes <papa ; 23.> |
Francesco : d'Assisi <santo> | Albert <padre> |
Vittorio Emanuele <Re d'Italia ; 3.> | Anonimo Genovese |
Albert Victor <duca di Clarence> | Alain-Fournier |
Jean Baptiste : de#La Salle <santo> | Cornelius Nepos |
Ioannes Paulus <papa ; 2.> | Pseudo-Dyonisius |
Petrarca, Francesco | Rossi, Pietro <colonnello> |
Bollani, Domenico <1445-1496?> | Burgos, Antonio : de |
Della_Barba, Pompeo | La_Motte, Etienne |
Sforza, Lodovico <duca di Milano> | Propertius, Sextus |
Rossi, Pietro <1856-1931> | Contarini, Francesco <m. 1624> |
Axel Castelli, Giusto Adolfo : van | Bianchi Bandinelli, Ranuccio |
Da_Costa Pereira, Carlo José | Momigliano-Levi, Giulio |
Veglianti D'Emilio, Fanny | Teilhard de Chardin, Pierre |
Vergilius Maro, Publius | Carli Ballola, Giovanni |
Tomasi Di Lampedusa, Giuseppe | Vaucher Gravili, Anne : de |
Beonio Brocchieri Fumagalli, Maria Teresa | Castelli Gattinara, Giancarlo |
AUTORI PERSONALI
(Tipo autore A B C D)
Un autore si scheda sotto il nome con cui è prevalentemente identificato nelle edizioni delle sue opere nel testo originale, ma nella forma prevista per SBN. Es.:
non Cavour, Camillo Benso, conte di (C)
non Benso, Camillo, Conte di Cavour (C)
Giovanni : Bosco <santo> (A)
non Giovanni Bosco, santo (B)
non Bosco, Giovanni, santo (C)
Musset, Alfred : de (C)
non Musset, Louis Charles Alfred : de (C)
Per gli autori che abbiano scritto prima della nascita della loro letteratura nazionale si sceglie la forma latina del nome che hanno usato nelle loro opere. Dalle forme scartate si fa rinvio. Es.:
Paulus : Diaconus (A)
non Paolo : Diacono (A)
non Paulus Diaconus (B)
Petrus : Lombardus (A)
non Pierre : Lombard (A)
non Petrus Lombardus (B)
Nonnus : Panopolitanus (A)
non Nonnus de Panopolis (B)
non Nonnus panopolitanus (B)
Se il nome di un autore nelle edizioni delle sue opere appare incompleto, viene completato per quel tanto che è indispensabile alla chiarezza dell'identificazione
ma: quando è lo stesso autore che adotta un nome con iniziali puntate allora l'intestazione rimane tale. Es.:
Levi, Mario Attilio (C)
non Levi, M. A. (C)
ma
Wodehouse, P. G.(C)
non Wodehouse, Pelham Grenville (C)
(ma attualmente la BNI trascrive questo autore per esteso)
Il nome costantemente usato nelle pubblicazioni è da preferire anche se non si tratti del nome reale o nella forma originale. Ciò avviene ogni volta che l'autore abbia abbandonato completamente nei suoi scritti il nome reale per assumerne un altro. Questo si sceglie come forma accettata (codice di controllo A). Dal nome vero ma non accettato (codice di controllo R) si fa rinvio (codice di collegamento 8). Es.:
Svevo, Italo (C)
non Schmitz, Ettore (C)
Collodi, Carlo (C)
non Lorenzini, Carlo (C)
Trilussa (A)
non Salustri, Carlo Alberto (C)
Sand, George (C)
non Dupin, Amadine Lucie Aurore (C)
non Dupin Dudevant, Aurore (D)
Malaparte, Curzio (C)
non Suckert, Curt Erich(C)
Pseudonimi che non si presentano in forma di cognome e hanno un articolo iniziale, devono essere ordinati senza tenere conto dell'articolo:
Es.:
Il *Vignola (A)
non Barozzi, Giacomo (C)
attualmente in BNI: Vignola <il> (A)
Autori che abbiano usato in alcuni scritti uno pseudonimo e in altri il loro nome reale, hanno come forma accettata il loro nome reale. Es.:
Parini, Giuseppe (C)
non Darisbo Elidonio (B)
Commynes, Philippe : de(C)
non Argenton <Sieur de> (A)
Carducci, Giosue (C)
non Enotrio Romano (B)
Folengo, Teofilo (C)
non Merlin Cocaio (B)
Gli pseudonimi collettivi, che identificano un gruppo di persone, si adottano come intestazioni delle relative opere. Dai nomi reali dei singoli autori si fanno schede di rinvio. Es.:
Miller, Wade (C)
non Miller, Bill (C)
non Wade, Bob (C)
Se il nome di un autore si presenta in forma diversa nelle edizioni delle sue opere, sia che si tratti di semplici varianti ortografiche, sia che gli elementi varino di numero e di disposizione, si adotta la forma più comune desunta dai repertori, dando la preferenza a quella del paese d'origine dell'autore. Dalle forme scartate si fanno rinvii (forma variante =codice di controllo R, codice di collegamento 8). Es.:
Shaw, George Bernard (C)
non Shaw, Bernard (C)
Giustinian, Leonardo (C)
non Justiniano, Leonardo (C)
Rosmini-Serbati, Antonio (D)
non Rosmini, Antonio (C)
Se uno scrittore ha tradotto il suo cognome per cambiamento di nazionalità, l'ultima forma adottata è assunta come intestazione accettata. Si fa rinvio dalla forma precedente. Es.:
Se il nome di un autore appare tradotto o adattato in lingue diverse da quella originale, viene dato nella forma originale (opportunamente traslitterata se necessario) con rinvii dalle forme scartate. Ciò vale anche per i nomi latini di autori che abbiano scritto quando la loro letteratura nazionale era già sviluppata. Es.:
Solzenicyn, Aleksandr Isaevic
non Solgenitzin, Aleksandr (C)
non Soljenitzyne, Aleksandr (C)
Bacon, Francis (C)
non Bacone, Francesco (C)
Boudè, Guillaume (C)
non Budaeus, Gulielmus (C)
Beloch, Karl Julius (C)
non Beloch, Giulio (Nome con il quale pubblicò opere in italiano)
Netter, Thomas (C)
non Thomas : Waldensis (A)
Tommaso : D'Aquino <santo> (A)
non Thomas : De#Aquino <santo> (A)
Angeli, Pietro (C)
non Angelio, Pietro (C)
non Bargaeus, Petrus (C)
Se tuttavia la forma latinizzata del nome prevale nei repertori, questa è assunta come forma accettata. Es.:
Cellarius, Christophorus (C)
non Keller, Christoph (C)
Nostradamus, Michael (C)
non Notre Dame, Michel : de (D)
Regiomontanus, Johannes (C)
non Muller, Johann (C)
Erasmus : Roterodamus (A)
non Desiderio Erasmo : Da#Rotterdam (B)
Per gli umanisti, invece si preferisce la forma italianizzata del nome umanistico. Es.:
Biondo, Flavio(C)
non Blondus Flavius (B)
non Blondus, Flavius (C)
Gli autori greci, classici e bizantini, hanno come forma accettata la forma latina (codice di controllo A). Es.:
Aeschylus(A)
non Aischylos (A)
non Eschilo (A)
Gli autori medievali hanno come forma accettata il nome, se questo solo è conosciuto. Se al nome va congiunto un patronimico o un appellativo derivato dal luogo di origine, dalla professione o da un titolo, esso si riporta di seguito al nome preceduto da : . Se l'autore è conosciuto con il suo cognome, questo di regola ha la precedenza sul nome. Es.:
Cino : da#Pistoia (A)
Cino da Pistoia (B)
Giovanni : da#Cermenate (A)
non Cermenati, Giovanni (C)
ma
Cavalcanti, Guido (C)
Malaspina, Saba (C)
Abaelardus, Petrus (C)
Gli autori che sono noti in occidente con un nome che non corrisponde alla traslitterazione della forma originale, si schedano sotto quella. Es.:
Gli autori noti in Occidente con un nome latino, si schedano sotto questo. Es.:
Averroes (A)
non Ibn Rusd, Abu al-Walid Muhammad (D)
Confucius(A)
non K'ung : fu-tzu (A)
Se un autore di lingua in alfabeto non latino, scrivendo in una lingua con alfabeto latino, usa un adattamento del proprio nome, questo viene preferito alla forma originale. Es.:
Tagore, Rabindranath (C)
non Ravindranatha Thakura (B)
Kadduri, Majid (C)
non Hadduri, Magid (C)
USO NAZIONALE NELLA SCELTA DELLA PAROLA D'ORDINE
Per gli autori moderni il primo elemento del nome è scelto secondo l'uso dei rispettivi paesi. Se il paese ammette l'uso ufficiale di più lingue, vale l'uso relativo alla lingua nella quale l'autore ha scritto, se cambia nazionalità si accetta l'ultima forma adottata oppure, in caso di ulteriori cambi di nazionalità, si sceglie la forma nella cui lingua egli scrive abitualmente.
I cognomi CINESI E UNGHERESI, pur occupando nella citazione del nome il primo posto, sono separati dal resto del nome da una virgola. Es.:
Assis, Machado : de (C)
non Machado de Assis, Joaquim Maria (D)
Pirani, Emma Coen (C)
non Coen Pirani, Emma (D)
Titta Rosa, Giovanni(D)
non Rosa, Giovanni Titta (C)
I cognomi che iniziano con un prefisso costituito da un articolo, una preposizione o una combinazione dei due , sono trattati secondo l'uso dei vari paesi:
CESOSLOVACCHIA prima posizione al prefisso ma non si ordina. Es.:
z *Zerotina, Karel (C)
FRANCIA (Belgio di lingua francese) prima posizione alla parola che segue la preposizione DE, negli altri casi si dà la prima posizione al prefisso. Es.:
GERMANIA (nomi olandesi e fiamminghi) prima posizione al prefisso se costituito da una preposizione fusa con l'articolo, si adotta invece la parola che segue il prefisso in tutti gli altri casi. Es.:
ITALIA prima posizione al prefisso, ma per i personaggi anteriori al 19. secolo i prefissi degli, de', dei, de li si pospongono. Nei casi dubbi si fa scheda di rinvio dalla forma esclusa. Es.:
PAESI BASSI (Belgio di lingua fiamminga) prima posizione alla parola che segue il prefisso, si fa eccezione per il prefisso ver. Es.:
PAESI DI LINGUA INGLESE prima posizione al prefisso. Es.:
PAESI DI LINGUA PORTOGHESE prima posizione alla parola che segue il prefisso. Es.:
PAESI DI LINGUA SCANDINAVA prima posizione alla parola che segue il prefisso se nome di origine germanica; se di altra origine e nel caso del prefisso olandese e fiammingo de, prima posizione al prefisso. Es.:
PAESI DI LINGUA SEMITICA gli articoli in arabo ed ebraico non si pospongono ma si danno con iniziale minuscola non valida per l'ordinamento. Es.:
PAESI DI LINGUA SPAGNOLA prima posizione al prefisso se è un articolo, alla parola che segue il prefisso in tutti gli altri casi. Se tuttavia l'articolo di una preposizione articolata è unito al nome con un trattino, si pospone solo la preposizione. Es.:
ROMANIA prima posizione al prefisso ad eccezione del prefisso de. Es.:
UNIONE SOVIETICA prima posizione al prefisso. Es.:
UNIONE SUDAFRICANA prima posizione al prefisso. Es.:
Prefissi separati che non siano articoli, preposizioni o combinazioni dei due, assumono in genere la prima posizione. Ciò vale in particolare per i prefissi che indicano rapporti di parentela. Es.:
Nei cognomi composti, la prima parte assume generalmente la prima posizione. Es.:
Paesi di lingua inglese di solito i cognomi in apparenza composti, sono costituiti in realtà da un cognome impiegato come prenome (middle name) e dal cognome vero e proprio. Es.:
Irlanda prima posizione all'ultima parte del cognome composto, a meno che non si tratti di un cognome seguito da un soprannome
Norvegia prima posizione alla seconda parte del cognome composto se le due parti non sono legate da un trattino
Paesi di lingua portoghese prima posizione all'ultima parte del cognome composto. Fanno eccezione i cognomi formati da parole che costituiscono un'espressione unica e i cognomi brasiliani con trattino o con un'indicazione di parentela (Neto, Junior, Filho, Sobrinho). Es.:
Svezia i nomi che terminano in -son e precedono un cognome sono patronimici e non fanno parte del cognome a meno che non siano uniti ad esso da un trattino
Ungheria l'indicazione di un feudo (caratterizzata da una desinenza in -i), che può precedere un cognome, non ne fa parte e va posposta
Se una donna maritata al proprio cognome aggiunge abitualmente quello del marito, si usa la forma del doppio cognome, partendo da quello di ragazza o da quello da sposata secondo la forma prevalente nelle pubblicazioni, con rinvio (codice di collegamento 8) dalla forma inversa considerata variante (codice di controllo R). Se un'autrice con un solo cognome, adotta, nelle pubblicazioni dopo il matrimonio, oltre al suo, quello del marito, questo nuovo cognome doppio sarà considerato forma accettata e si farà rinvio dal cognome da ragazza anche per le opere stampate prima del matrimonio. Es.:
Browning, Elisabeth Barret (C)
non Barret, Elisabeth (C)
Bonacci Brunamonti, Alinda (D)
non Brunamonti Bonacci, Alinda (D)
Le donne ungheresi possono presentare il cognome del marito con il suffisso -né seguito dal cognome da ragazza, in questo caso tale ordine viene rispettato. Se però il cognome del marito è rappresentato da una iniziale, questa va posposta.
Per le donne argentine, che, come quelle spagnole, fanno seguire al proprio cognome il prefisso de e il cognome del marito, si preferisce quest'ultimo come primo elemento dell'intestazione.
Se una donna maritata è designata abitualmente con il nome completo del marito, questo viene adattato per l'intestazione, seguito da una qualificazione opportuna. Es.:
Gli omonimi vengono distinti mediante opportune qualificazioni che seguono il nome. Le qualificazioni non vengono tradotte, sono date nella forma più breve e chiuse fra parentesi uncinate. In mancanza di una qualificazione abituale si aggiungono specificazioni cronologiche, utilizzando sempre i numeri arabi seguiti da un punto per i secoli e per i numeri ordinali con cui vengono tradizionalmente distinti i sovrani. Es.:
Esistono comunque categorie di autori per i quali è sempre necessaria la qualificazione, indipendentemente dall'omonimia (santi, papi, sovrani). I sovrani santi e i papi santi si indicano unicamente con la qualificazione di sovrani e di papi.
Per i santi si utilizza sempre come forma accettata il prenome nella forma originale (in latino prima del 1200) a seconda delle norme generali. Il prenome è eventualmente seguito dal cognome o da altre parti del nome (in questo caso dopo il prenome si mettono i due punti fra spazi) ed è sempre seguito dalla qualificazione <santo>. Es.:
Tommaso : d'Aquino <santo> (A)
non Thomas : de#Aquino <santo> (A)
Thomas : More <santo> (A)
non More, Thomas <santo>(C)
Giovanni : Bosco <santo> (A)
non Bosco, Giovanni <santo> (C)
Caterina : da#Siena <santa> (A)
non Benincasa, Caterina <santa> (C)
SOVRANI E MEMBRI DI CASE REGNANTI
I sovrani e membri di case regnanti hanno come forma accettata del nome il loro nome personale accompagnato tra <> dalla qualificazione sovrana o dal titolo nobiliare più noto espressi in forma breve e possibilmente in italiano, a cui si fa seguire (preceduto da spazio ; spazio sempre dentro le <>) il numero ordinale con cui vengono tradizionalmente distinti (espresso in forma di numero arabo seguito da un punto)
I nomi di sovrani dell'eta moderna si danno nella forma usata nel paese in cui hanno regnato; i nomi degli imperatori romano-tedeschi dell'età moderna si danno in tedesco. Es.:
Edward <Re di Gran Bretagna ; 8>(A)
non Windsor, Edward : duc of (C)
Napoleon <Imperatore dei francesi ; 1.>(A)
non Bonaparte, Napoleone (C)
I nomi degli imperatori romani si danno secondo le regole degli autori classici. Al nome si fa seguire fra <> la qualificazione in italiano:
da Augusto a Teodosio = Imperatore romano
da Onorio a Romolo Augustolo = Imperatore d'Occidente
da Arcadio a Costantino 11. = Imperatore d'Oriente
Es.:
Gli epiteti associati al nome di un sovrano e gli eventuali cognomi non sono riportati nell'intestazione principale ma possono far parte dell'intestazione di una forma variante. Es.:
Jan <Re di Polonia ;3.> (A)
non Sobieski, Jan <Re di Polonia ; 3.> (C)
I personaggi che hanno tenuto signoria in Italia hanno come forma accetta il casato. Es.:
Medici, Lorenzo : de'(C)
non Lorenzo : de'Medici (A)
non Lorenzo : il#Magnifico (A)
I membri di case regnanti che siano ricordati con il nome della casa a cui appartengono o con il predicato nobiliare, seguono le norme generali. es.:
Ai nomi di consorti di regnanti si fa seguire la qualificazione appropriata. Es.:
I religiosi che nell'assumere una carica religiosa cambiano nome, hanno come forma accettata il nome che hanno assunto nella lingua del loro paese d'origine. Dal nome che avevano al secolo, se conosciuto si fa rinvio (forma variante R, codice di collegamento 8). Ma, alcuni religiosi che cambiano nome (es.: Cappuccini) se usano regolarmente nelle edizioni dei loro scritti il loro vero cognome, hanno come forma accettata tale cognome. I nomi dei papi e degli antipapi si danno in latino. Es.:
Maria Giovanna <suora> (B)
non Dore, Peppina (C)
Agostino : da#Montefeltro <padre> (A)
non Vicini, Luigi (C)
Pius <papa ; 11.> (A)
non Ratti, Achille(C)
Ioannes <antipapa ; 23.> (A)
non Cossa, Baldassarre (C)
I nobili hanno come forma accettata del nome il casato o il predicato nobiliare secondo la forma con cui sono più conosciuti. Questa forma può consistere in:
Caetani, Michelangelo <Duca di Sermoneta>(C)
non Sermoneta, Michelangelo Caetani : Duca di (C)
Montesquieu, Charles Louis : de (C)
non Secondat, Charles Louis <Baron de la Brede
et Montesquieu> (C)
Cavour, Camillo : Benso, conte di (C)
non Benso, Camillo <Conte di Cavour> (C)
La_Marmora, Alfonso : Ferrero, marchese di (C)
non Ferrero, Alfonso <Marchese de la Marmora> (C)
Saint-Simon, Louis : Rouvroy, duc de (C)
non Rouvroy, Louis <Duc de Saint-Simon> (C)
La forma di cognome composto (casato seguito dal predicato nobiliare) è adottata come forma accettata solo se prevale nell'uso. Es.: