Carta di Identità
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MUSICA A STAMPA
CARTA DI IDENTITÁ
Utilizzare il codice di designazione generica del materiale (9) che corrisponde a Musica a stampa, omettendo così l'indicazione che andrebbe messa fra parentesi quadre dopo il primo titolo nella prima area.
Mettere il codice di genere anche nelle natura T e N.
Come codice di lingua scegliere la lingua del testo. Per la musica strumentale scegliere la lingua del frontespizio o del suo sostituto.
Se le lingue sono più di tre, dopo la prima mettere mul
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AREA DEL TITOLO E DELL'INDICAZIONE DI RESPONSABILITÁ
Non si indicano qui tutte le regole generali comuni a quelle riguardanti le monografie. Es. titoli alternativi, complementi del titolo, titoli costituiti dal solo nome dell'autore ecc.
Se sul frontespizio il titolo originale compare come titolo parallelo, lo si collega con il titolo proprio con il legame M8P, anche se lo stesso titolo è scelto per il legame M9A.
Se i titoli delle singole composizioni sono generici o corrispondenti al nome di una forma musicale (sonata, concerto, sinfonia), gli elementi di identificazione quali l'indicazione dell'organico, della tonalità, del numero d'ordine, del numero di opus o di catalogo tematico, fanno parte del titolo proprio. Nello stesso modo si tratta la data di composizione che si scrive come si trova senza farla precedere da alcun segno.
*Sonata per violoncello e pianoforte op. 4
*Sonata per pianoforte (1957) / Sandro Fuga
Se questi elementi seguono un titolo significativo, si mettono come complementi del titolo.
*Kronungskonzert: D-dur : KV 537
Gli appellativi sono considerati complementi del titolo.
*Sinfonia n. 3 : *Eroica
Titoli generici in parte modificati con l'aggiunta di aggettivi, o composti da due parole ciascuna delle quali sia corrispondente al nome di una forma musicale, sono considerati titoli significativi.
*Andante funèbre : for cello and piano: opus 44, 2
*Improvviso-fantasia : per pianoforte
Musiche composte in onore di una persona o in una occasione particolare, hanno come intestazione principale il nome del compositore, e come legame di responsabilità 3 il nome dell'onorato che, se non compare come parte del titolo proprio, si indica in nota.
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INDICAZIONE DI RESPONSABILITÀ
Scrittori, compositori, adattatori, illustratori, revisori, curatori rappresentano altrettante indicazioni di responsabilità.
Se il nome associato con un tipo di responsabilità è parte integrante del titolo, del comp1emento o di un'altra indicazione di responsabilità, non è preceduto da particolare segno.
Sono considerate indicazioni di responsabilità parole o frasi che sottintendono un contributo intellettuale anche senza l'indicazione di un nome.
*Sinfonia n. 7 / Beethoven ; trascrizione per pianoforte a quattro mani
Più indicazioni di responsabilità si mettono nell'ordine in cui si trovano, la prima preceduta da una barra obliqua tra spazi, le seguenti da punti e virgola fra spazi.
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AREA SPECIFICA DELLA MUSICA A STAMPA
Viene data nei termini nei quali si trova sul frontespizio o sul suo sostituto. Se non vi è alcuna indicazione, si mette in lingua nell'area specifica fra parentesi quadre. L'indicazione si omette nel caso di: a) musica destinata ad un solo esecutore, anche se scritta su più pentagrammi, b) musica destinata a più esecutori su un solo strumento (es. pianoforte a quattro mani), c) musica originale per una voce e strumento a tastiera, d) musica leggera che si presenti notata su un rigo solo, con simboli per gli accordi (questa indicazione può essere data in nota).
Segue una tabella dei termini nelle varie lingue, con l'indicazione che quando compaiono per una lingua due alternative, va scelta quella più opportuna.
PARTITURA
Notazione musicale in cui tutte le parti reali di un complesso sono scritte su righi differenti e sovrapposti; a volte due parti sono scritte su un solo rigo. Per convenzione si considera partitura anche la parte di strumento a tastiera con guida.
francese partition, grande partition
inglese full score, score
tedesco Partitur
spagnolo partitura
ungherese partitura, vezérkonyv
russo partitura
PARTITURINA, partitura tascabile
Partitura di formato non superiore a 25 cm.
francese partition de poche, petite partition
inglese miniature score, pocket score
tedesco Taschenpartitur, Kleine Partitur
spagnolo partitura de borsillo
ungherese zsebpartitlira
russo karmannaja partitura
PSEUDOPARTITURA
Partitura senza la coincidenza verticale delle voci.
francese pseudo partition
inglese pseudo score
tedesco Pseudo Partitur
PARTITURA CONDENSATA
Notazione musicale in cui sono scritte solo le parti principali su un minimo di righi, generalmente organizzate per sezioni strumentali.
francese partition condense
inglese condensed score
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PARTITURA RISTRETTA
Notazione musicale con tutte le parti su un minimo di righi, normalmente due. inglese close score, short score
SPARTITO
Partitura delle parti vocali con orchestra ridotta per strumento a tastiera.
francese partition chant et piano
inglese vocal score
tedesco Klaviersauszug, Sparte
PARTICELLA
Particella delle sole voci con il basso continuo, omessi gli strumenti.
francese particella
inglese compressed score, short score
tedesco Particell, Cembalo-Partitur
spagnolo particella, partichela
ungherese particella, partitliravàzlat
russo direkzion
SPARTITINO
Partitura di soli gruppi omogenei di strumenti
francese partie en accolade
PARTITURA VOCALE
Notazione di una composizione per voci e strumenti che dà solo le parti vocali in parti tura omettendo gli strumenti.
francese partition de choeurs, partition vocale
inglese chorus score, voice score
tedesco Singpartitur
CONDUTTORE, parte di strumento conduttore
Parte (di violino, pianoforte, ecc.) in cui sono stati aggiunti gli attacchi degli altri strumenti per permettere la direzione (es.: parte di pianoforte conduttore).
francese conducteur, piano conducteur
inglese piano conductor score, piano conductor part
tedesco Klavierpartitur
spagnolo parte de piano conductor
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LIBRO CORALE
Notazione musicale che riporta le parti vocali separate scritte su due facciate contigue a libro aperto.
francese livre de choeur
inglese choir-book
tedesco Chorbuch
spagnolo libro de coro
ungherese kóruskönyv
INTAVOLATURA
Notazione musicale in cui lettere, numeri o simboli grafici indicano la posizione delle dita sullo strumento.
francese tablature
inglese tablature, finger notation
tedesco Tabulatur
spagnolo tablatura, cifra
ungherese tabulatúra
russo tabulatura
PARTE, parte staccata
Fascicolo contenente la musica destinata ad un solo esecutore di un complesso, estrapolata (scannata) dalla partitura.
francese partie
inglese part, part/book
tedesco Stimme, Stimmbuch
spagnolo parte, partichela de canto
ungherese szólamkönyv
russo tetrad'
PARTE CON GUIDA
Parte destinata all'esecuzione, comprendente in partitura la musica relativa ad altri strumenti o voci di un complesso. Per la musica da camera con strumento a tastiera le parti degli altri strumenti sono scritte quasi sempre in corpo minore.
Per uniformarsi ai paesi anglosassoni si usa convenzionalmente il termine di partitura per definire la parte con guida. Ad es. se abbiamo una sonata per violino e pianoforte con due parti, una di pianoforte con guida di violino e una di violino, si indicano come partitura e parte.
CARTINA
Parte contenente i soli passaggi solistici di una voce del coro.
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AREA DELLA PUBBLICAZIONE
DATA
Se il copyright evidentemente appartiene ad edizioni precedenti si mette fra parentesi quadre la data presunta e di seguito il copyright.
c1969 stampa 1981 [1988], cl927 [198.], c1927
Per le pubblicazioni fino ai primi del '900 che non abbiano data, si può ricorrere per una data approssimativa a repertori basati sul numero di lastra. In questo caso la data si mette fra parentesi quadre.
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AREA DELLA COLLAZIONE
Il primo elemento è la designazione specifica e l'estensione del materiale.
La designazione specifica del materiale si esprime in italiano. Per i termini da usare v. l'elenco qui addietro nell'area specifica della musica a stampa.
L'estensione si indica in pagine o carte fra parentesi tonde se il documento è in un volume, in volumi se l'opera è in più volumi, secondo la casistica che segue:
. - 1 partitura (IV, 329 p.)
. -1 partitura in 2v.
. - 1 spartito (259 p.)
. - 1 parte (80 p.)
. - 4 parti oppure: 4 parti (50, [45],45,40 p.)
. - 12 parti in cartella
Se nessuno dei termini indicati per la designazione specifica del materiale corrisponde alla pubblicazione, si danno semplicemente pagine o carte secondo le regole per i comuni volumi a stampa.
Il materiale allegato si descrive utilizzando i termini indicati per la designazione specifica del materiale se possibile, secondo la casistica che segue.
. - 1 partitura (92 p.) ; 18 cm + 1 parte
. - 1 partitura (92 p.) ; 18 cm + 4 parti
. - 1 partitura in 2 v. ; 18 cm + 1 parte
. - 1 partitura (329 p.) ; 18 cm + 25 parti + libretto.
L 'estensione degli allegati è facoltativa.
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AREA DELLE NOTE
L'area delle note è preceduta da punto, spazio, doppia parentesi aperta che non si chiude. Le note seguono l'ordine delle aree.
Come prima nota si mette quella relativa all'organico analitico, e dovrà iniziare con la parola 'Organico' seguita da due punti e spazio. Segue l'organico con indicazioni abbreviate, separate da virgola senza spazi, secondo la tabella allegata, e rispettando le maiuscole e minuscole che non sono riconosciute da SBN ma lo sono da SBL.
A parte le normali note sulle varie aree, subito dopo le note di contenuto si mettono le eventuali note sulla notazione.
Come ultima nota si indicano numero editoriale e numero di lastra (v.. subito qui sotto il paragrafo Numero standard).
Fare attenzione che note sull'esemplare trattato si mettono solo in precis. di inv.
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NUMERO STANDARD
Può trattarsi del ISBN o del numero editoriale. Si dà inoltre sempre il numero di lastra se c'è.
Per il momento nella Base Cilea numero editoriale e numero di lastra si mettono come ultima nota, preceduti: il numero editoriale dalla lettera maiuscola E:, il numero di lastra dalla lettera maiuscola L:.
. - L: P.R.1276
Nella Base regionale lombarda il numero editoriale (tipo E) e il numero di lastra (tipo L) si inseriscono nella videata relativa;ai numeri standard.
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AUTORE
È autore con responsabilità 1:
L'autore di un'opera musicale
L'autore di una raccolta di brani musicali anche se scelti da altri
L'autore della musica, se la pubblicazione contiene musica e testo o musica accompagnata da un libretto (l'autore del testo avrà responsabilità 3)
Arrangiatori, se l'opera ha carattere di novità (l'autore della composizione originaria avrà responsabilità 3)
Autori e adattatori della musica in caso di ballad-operas (a meno che da fonti bibliografiche non risulti prevalente l'autore del testo)
Trascrittori o armonizzatori di singoli canti popolari sui quali abbiano esercitato una . particolare opera di elaborazione
Autori di parafrasi, pot-pourri, souvenirs, reminiscenze, impressioni ecc. purché l'apporto abbia notevole carattere di novità (l'autore del testo originario avrà responsabilità 3). In genere se si trova scritto: fantasia su, pot-pourri, reminiscenze di Autori delle opere originarie se l'operazione compiuta dall'adattatore non ha particolari caratteri di originalità, ad es. se si trova scritto: adattamento, riduzione, trascrizione, ma guardare bene il contenuto.
Autore di variazioni
Autore di cadenze pubblicate indipendentemente dall'opera originaria
Autore di compilazioni di brani musicali organizzate per fini didattici, raccolte di canti popolari, a meno che non siano stati tutti armonizzati e adattati con carattere di novità da una terza persona
È autore con responsabilità 3:
L'autore del testo se vi è testo e musica
Riduttori, trascrittori, revisori, curatori
Autore dell'opera originaria di un adattamento con caratteri di novità o di variazioni, o di cadenze pubblicate indipendentemente dall'opera originaria
È persona con legame di responsabilità 3:
Il destinatario di una composizione fatta in suo onore, o l'interprete al quale è destinata una composizione
Hanno intestazioni anonime:
Singoli canti popolari con legame con autore di responsabilità 3 per il trascrittore, a meno che questi non l'abbia arricchiti di una notevole elaborazione Documenti musicali senza l'indicazione dell'autore
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TITOLI UNIFORMI
I titoli uniformi di natura A possono essere inseriti solo da bibliotecari che dispongano degli strumenti di controllo adeguati.
Poiché varie fonti possono essere di scordanti, si consiglia di attenersi ai seguenti repertori:
Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti (DEUMM) della UTET.
The new Grove dictionary or music and musicians.
Die Musik in Geschichte und Gegenwart : Allgemeine Enzyklopädie der Musik (MGG).
Inoltre i cataloghi tematici dei vari compositori, unico strumento che permette in presenza di un titolo vago di identificare la composizione di un autore.
Per la stessa ragione è necessario, prima di affrontare la catalogazione di un documento, cercare attraverso l'interrogazione per autore i titoli uniformi collegati.
Il titolo uniforme ha natura A legame 9 e va usato nei confronti di titoli di natura M, T, N, anche se per questi ultimi due non si ha una visualizzazione in sede di scheda a stampa.
Per chi opera nella versione UNISYS del SBN, si può ottenere il titolo uniforme e relativo autore anche nella stampa schede utilizzando al momento della stampa la voce "altri accessi" che non rimane poi in memoria.
Il titolo uniforme segue le normali regole di catalogazione che prescrivono di usarlo per composizioni presentate in edizioni diverse con titolo differente. In particolare per la musica si usa anche quando il compositore ha scritto più di un'opera con il medesimo titolo, o quando non esiste un titolo proprio e l'opera si qualifica solo con una forma o genere musicale.
Il titolo uniforme, se è relativo ad una composizione con autore, va sempre collegato con il nome dell'autore, anche se un programma farebbe comparire l'autore in sede di scheda a stampa, perché tale legame non rimarrebbe in memoria.
Il titolo uniforme si compone del titolo di ordinamento, seguito, quando necessario per l'identificazione, da altri elementi separati l'uno dall'altro da virgole seguite da spazi. Questi elementi si debbono susseguire nel seguente ordine di precedenza:
Forma musicale
Mezzo di esecuzione
Numero di catalogo tematico o numero d'opera, numero d'ordine
Tonalità
altri elementi
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DETERMINAZIONE DEL TITOLO DI ORDINAMENTO
Il titolo di ordinamento può consistere in un titolo vero e proprio o in una forma.
La prima operazione da compiere consiste nell'isolare i termini da usare come primo elemento del titolo uniforme (titolo di ordinamento), eliminando tutte le altre indicazioni che compaiono sulla fonte (articoli, numerali, tonalità, mezzo di esecuzione, numero di catalogo tematico o d' opera, numero d'ordine, data di composizione, aggettivi ed epiteti che non facciano parte del titolo originale, ecc.).
Esempi (si evidenziano i titoli di ordinamento sottolineandoli):
Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo
3 Pezzi per orchestra
Fünf Orchesterstücke
Four orchestral pieces
String quartet = quartetti
Streichquartett = quartetti
Svnphonie n. 40 = sinfonie
Clavierübung
Kammersymophonie = sinfonie
Svmphonie fantastique
Troisième nocturne = notturni
2. Duettino. La *sera
Die *Zauberflote
Il flauto magico = Die *Zauberflote
War requiem
Camaval op. 9
Concerto in la minore, op. 54 = concerti
12 Sonate
Nocturne in F sharp minor, op.15 n.2 = notturni
Drei Gesänge = cantate
Vier Orchesterlieder, op. 22
Les *deux ioumées
The *Ten commandments
The *seventh trumpet
Mozart's favorite minuet = minuetti
Cinque liriche di Saffo
The celebrated *Sophie waltz
Grandes études (così chiamata dal compositore)
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TITOLO UNIFORME PER COMPOSIZIONI CON TITOLO PROPRIO
Il titolo uniforme del documento deve essere espresso nella lingua usata per la stesura originaria, e se questa non si può desumere, si mette in italiano.
Mozart, Wolfgang Amadeus
Titolo dell'edizione: Il *flauto magico
Titolo uniforme: Die *Zauberflote
* 100 studi giornalieri
Accoppiamenti di forme non usuali quali Introduzione e allegro, Siciliana e burlesca, ecc. debbono essere considerati titoli propri. Al contrario accoppiamenti tipici della musica preromantica quali Preludio e fuga, Toccata e fuga, debbono essere considerate composizioni prive di titolo proprio.
Quando si ha un titolo alternativo, o comunque forme diverse del titolo nella stessa lingua in varie edizioni o titoli troppo lunghi, come titolo uniforme si sceglie la parte o forma più conosciuta, cioè il titolo tradizionale.
Mozart, Wolfgang Amadeus
Titolo dell'edizione: Il *dissoluto punito, ossia Il don Giovanni
Titolo uniforme: *Don Giovanni
Verdi, Giuseppe
Titolo dell'edizione: *Nabucodonosor
Titolo uniforme: *Nabucco
Rossini, Gioacchino
Titolo dell'edizione: *11 conte di Almaviva, o L'inutil precauzione
Titolo uniforme: Il *Barbiere di Siviglia
Se la composizione ha un titolo proprio, ma non sufficientemente identificativo, o un autore ha scritto più composizioni con lo stesso titolo, si aggiungono gli altri elementi (forma musicale, organico, n. d'opus ecc.).
*Jesu, meine Freude, Mottetto
* Jesu, meine Freude, Corale
Debussy, Claude
*Images, pianoforte
Debussy, Claude
*Images, orchestra
Bach, Johann Sebastian
*Was Gott tut, das ist wohlgetan, Cantata, BWV 98
Bach, Johann Sebastian
*Was Gott tut, das ist wohlgetan, Cantata, BWV 99
Bach, Johann Sebastian
*Was Gott tut, das ist wohlgetan, Corale
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N.B. Le cantate senza un vero titolo hanno come titolo di raggruppamento l'incipit del testo.
Bach, Johann Sebastian
Titolo dell'edizione: *Erfreuet euch ihr Herzen: Kantate am zweiten Osterfesttag BWV66
Titolo uniforme: *Erfreuet euch, ihr Herzen
MA:
Bach, Johann Sebastian
Titolo dell' edizione: *Kaffee-Kantate : Schweight Stille, plaudert nicht
Titolo uniforme: *Kaffee-Kantate
Talvolta, pur rimanendo inalterata la musica, si hanno variazioni del testo letterario.
Anche in questo caso per distinguere le due redazioni fra parentesi tonde si inserisce l'elemento identificativo.
Strauss, Johann
*Fledermaus
Strauss, Johann
*Fledermaus (Champagne sec)
Strauss, Johann
*Fledermaus (Gay Rosalinda)
Strauss, Johann
*Fledermaus (Rosalinda)
Mozart, Wolfgang Amadeus
Titolo dell'edizione: Die *Dame Kobold (Così fan tutte) / bearbeitet von Carl Scheidemantel
Titolo uniforme: *Così fan tutte (Dame Kobold)
Le variazioni o parafrasi (fantasia, pout purri, etc.) che hanno un titolo costituito dal nome di una forma e dal titolo della composizione originale, hanno come titolo di raggruppamento il nome della forma al plurale seguito dal titolo della composizione originaria.
Dacci, Giusto
Titolo dell'edizione: *Don Carlo di G. Verdi: Fantasia a grande orchestra / Giusto Dacci
Titolo uniforme: *Fantasie, Don Carlo
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TITOLO UNIFORME PER COMPOSIZIONI PRIVE DI TITOLO PROPRIO
Quando la composizione non ha un vero titolo proprio, ma il titolo corrisponde al nome di una forma musicale, si usa questo, in italiano, al plurale come prima parte del titolo uniforme.
Per le forme musicali attenersi all'elenco allegato, tenendo presente che per le composizioni vocali a tre voci soliste si usa il termine terzetti e per le composizioni strumentali a tre strumenti solisti si usa il termine trii.
Se il titolo presenta la dicitura: "Sonata a due (tre, quattro), si usa la forma sonate a due (tre, quattro).
Titolo dell'edizione: *Dodici sonate per due violini e violoncello col basso continuo
Titolo uniforme: *Sonate a quattro, violini (2), violoncello, basso continuo
Alla forma musicale fanno seguito, separati da virgole, i seguenti elementi identificativi dellacomposizione:
1) ORGANICO SINTETICO:
Si indica in caratteri minuscoli e senza abbreviazioni. (per gli elementi dell'Organico analitico da mettere in nota v. Area delle note).
Se esistono più strumenti dello stesso tipo aggiungere il numero fra parentesi tonde dopo lo strumento al singolare.
L'indicazione di organico si omette nei seguenti casi:
a) se nel nome della forma è implicito l'organico, es. Messe (che implicano voci con o senza accompagnamento), Ouvertures e Sinfonie (che implicano l'orchestra), Lieder (che implicano voci soliste con accompagnamento a tastiera).
Ma se l'organico è diverso da quello normalmente usato per quella forma musicale, si aggIunge.
*Chansons, voce, chitarra
*Lieder, voce sola (per sottolineare l'assenza di accompagnamento)
*Sinfonie, banda *Sinfonie, violini (2), basso continuo
*Messe, voci (5), coro e orchestra
b) se l'opera consiste in una serie di composizioni con lo stesso titolo, ma per organici differenti.
Monteverdi, Claudio
Titolo dell'edizione: *Settimo libro dei Madrigali [per 1-6 voci e strumenti]
Titolo uniforme: *Madrigali, libro 7.
Fesch, Willem : de
Titolo dell'edizione: *12 sonate: sei per violino ...e sei per due violoncelli
Titolo uniforme: *Sonate
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c) se l'organico non è determinato (soprattutto per la musica del Rinascimento), sia nel caso di musica per voci o strumenti, sia nel caso di insiemi strumentali non definiti ("per ogni sorta di strumenti"). Ma se due o più opere hanno la medesima intestazione e lo stesso titolo proprio e si possono distinguere solo attraverso il numero delle parti o voci, queste si specificano.
Morley, Thomas
Titolo uniforme: *Canzonette, voci (4)
Titolo uniforme: *Canzonette, voci (5)
N.B. Per uniformarsi ai paesi anglosassoni, si usa il termine 'voci' anche per la musica strumentale.
Quindi se abbiamo un "Contrappunto a tre parti", per il titolo uniforme useremo: Contrappunti, voci (3).
d) se l'organico è talmente complesso che può essere preferibile sostituirlo con altri elementi identificativi.
Mozart, Wolfgang Amadeus
Titolo uniforme: *Divertimenti, K 251
N.B. Se l'organico si compone di più di tre elementi ci si limita ai primi tre.
Si utilizzano le seguenti combinazioni standard:
COMBINAZIONE USO NEL TITOLO UNIFORME
Trio d'archi (violino, viola, violoncello) *Trii, archi, ...
Quartetto per archi (2 violini, viola, violoncello) *Quartetti, archi, ...
Quartetto per legni (flauto, oboe, clarinetto, fagotto) *Quartetti, legni, ...
Quintetto per fiati (flauto, oboe, clarinetto, corno, fagotto) *Quintetti, fiati, ...
Trio con pianoforte (pianoforte, violino, violoncello) *Trii, pianoforte, archi, ...
Quartetto con pianoforte (pianoforte, violino, viola, violoncello)
*Quartetti, pianoforte, archi, ...
Quintetto con pianoforte (pianoforte, 2 violini, viola, violoncello)
*Quintetti, pianoforte, archi, ...
Se trii quartetti e quintetti non hanno questa composizione standard, gli strumenti vanno indicati per esteso anche se sono più di tre.
In ogni caso elencare gli elementi dell'organico nel seguente ordine: a) voci (soprano, mezzosoprano, contralto, tenore, baritono, basso), b) cori, c) strumenti solisti, d) legni (ottavino, flauto, oboe, clarinetto, saxofono, fagotto) e) ottoni (corno, tromba, trombone, basso tuba), f) archi (violino, viola, violoncello, contrabbasso), g) altri strumenti (percussioni, arpa) h) tastiere (clavicembalo, pianoforte, organo) i) complessi strumentali (orchestra, banda, etc.), l) basso continuo.
Utilizzare il termine 'basso continuo' anche per basso generale e basso figurato o numerato.
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Se esistono più strumenti dello stesso tipo aggiungere il numero fra parentesi tonde dopo lo strumento al singolare.
*Duetti, voce, pianoforte
*Sonate, violino, pianoforte
*Trii, pianoforte, clarinetto, violoncello
*Quartetti, violino, viola, violoncello, contrabbasso
*Scherzi, flauto (2), clarinetto (2)
N.B. Per la denominazione dello strumento, seguire le forme accettate indicate dalla tabella allegata.
Seguire la tabella anche per i gruppi di strumenti e i tipi di orchestra
Nelle composizioni per strumento/i solista/i e gruppo strumentale indicare prima lo strumento/i solista/i e poi il gruppo strumentale.
*Rapsodie, violino, orchestra
*Concerti, flauto, orchestra d'archi
*Concerti, violino (4), orchestra d'archi
*Sinfonie concertanti, violino, viola, orchestra
Per le voci soliste usare i termini: soprano, mezzosoprano, contralto, tenore, baritono, basso, voce bianca, controtenore, o semplicemente voce se non specificata.
*Cantate, soprano (2), contralto, orchestra
Se ci sono più voci soliste e elementi strumentali per un totale superiore a tre, si possono raggruppare le voci soliste con i seguenti termini, seguite dal numero di voci tra parentesi tonde:
voci
voci maschili
voci femminili
voci bianche
*Madrigali, voci (5)
Per i cori usare i seguenti termini, indicando, se opportuno, il numero di voci tra parentesi tonde:
coro [per un gruppo di voci miste]
coro maschile
coro femminile coro all'unisono
coro voci bianche
*Mottetti, voci maschili (4), coro (12 voci), orchestra
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2) ELEMENTI NUMERICI IDENTIFICATIVI
a) N. di catalogo tematico (Per le sigle identificative del catalogo tematico v. tabella allegata). Può essere aggiunto o essere dato in alternativa al numero d'ordine (o di serie) e d' opera. Le lettere che generalmente l'accompagnano vanno sempre riportate.
b) N. d'opera: quando è conosciuto è bene trascriverlo, seguito dall'eventuale numero all'interno del numero d'opera.
c) N. d'ordine: numero di serie all'interno di una forma, per composizioni con lo stesso titolo e organico
Mozart, Wolfgang Amadeus
*Concerti, flauto e orchestra, KV3l3
Scarlatti, Domenico
*Sonate, clavicembalo, K123
Beethoven, Ludwig : van
*Sonate, pianoforte, op. 31, n. 1
*Sinfonie, op. 67, n. 5
Se per uno stesso autore vi sono stati editori diversi che hanno classificato in maniera discordante le stesse composizioni, può capitare che due composizioni diverse abbiano lo stesso numero d'opera e magari lo stesso organico, per cui è necessario identificarle aggiungendo tra parentesi il nome dell'editore.
Cambini, Govanni Guseppe
Titolo uniforme: *Duetti, flauto, violino, op. 20 (Bland)
Cambini, Govanni Guseppe
Titolo uniforme: *Duetti, flauto, violino, op. 20 (Le Duc)
3) TONALITÀ (minuscolo, per esteso).
Per composizioni dal 1600 in poi, va fatta seguire dal modo (maggiore o minore). Per la musica antica e sacra si può usare il tono, se espresso chiaramente.
Mendelssohn-Bartholdy, Felix
Titolo uniforme: *Trii, pianoforte, archi, op. 66, n. 2, do minore
Haydn, Franz Joseph
Titolo uniforme: *Sinfonie, Hob 1,24, re maggiore
*Sonate, violino, basso continuo, do minore
*Messe, voci (4), 1. tono
Per la musica del Novecento se la tonalità non è indicata in modo evidente, si omette.
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4) APPELLATIVO
Gli appellativi seguono l'eventuale tonalità separati da virgola. Si procede poi ad un legame A8D fra il titolo uniforme completo e l'appellativo.
Beethoven, Ludwig : van
*Sinfonie, n.3, Eroica
Legame A8D fra *Sinfonie, n. 3, Eroica e *Eroica
Obrecht, Jacob
*Messe, Adieu mes amours
Legame A8D fra *Messe, Adieu mes amours e * Adieu mes amours
Haydn, Franz Joseph
*Sinfonie, Hob. 1, 85, La reine
Legame A8D fra *Sinfonie, Hob. 1,85, La reine e La *reine
5) ALTRI ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: fra parentesi tonde, da usare quando due o più titoli uniformi sono identici ed è necessario distinguerli: anno di composizione, anno della prima edizione, luogo di composizione, nome del primo editore.
Caix d'Hervelois, Louis : de
*Sonate, flauto, basso continuo (1726)
Caix d'Hervelois, Louis : de
* Sonate, flauto, basso continuo (1731)
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ESTRATTI
Se la composizione è parte di un'opera più vasta concepita come unitaria, si usa come titolo uniforme il titolo uniforme dell'opera completa, seguito da punto e dal titolo del brano estrapolato oppure dal suo numero d'ordine.
Se il titolo del brano estrapolato ha la caratteristica di un titolo significativo, si fa precedere da un asterisco.
Brahms, Johannes
*Ungarische Tanze. n. 5
Bellini, Vincenzo
*Norma. Casta diva
Beethoven, Ludwig : van
*Sinfonie, n.l, op. 21, do maggiore. Andante cantabile con moto
Cima, Giovanni Paolo
*Concerti ecclesiastici. Sonata, cornetta, violino, basso continuo
*Sonate, pianoforte, Op. 35. Adagio
Se la parte è identificata da un numero e da un titolo, si dovrà scegliere l'elemento che si ritiene maggiormente in grado di identificare la parte, a meno che non sia opportuno specificarli entrambi.
Mozart, Wolfgang Amadeus
*Così fan tutte. Come scoglio
[Come scoglio sarebbe anche contraddistinto dal n. 14, ma si ritiene che sia meno identifìcativo]
Schumann, Robert
* Album für die Jugend. n. 30
Schumann, Robert
* Album für die Jugend. n. 2, Soldatenmarsch
Se la composizione parte di un'opera è identificata oltre che dal n. d'ordine rispetto all'opera completa anche da un proprio numero di catalogo tematico e da un'altra designazione verbale (es. forma musicale) si crea con quest'ultima un legame A8D.
Vivaldi, Antonio
*Estro armonico. n. 11
Legame A8D fra *Estro armonico. n. 11 e. *Concerti grossi, violino (2), violoncello, orchestra d'archi, RV 565, Re maggiore.
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Qualora nel documento vi siano due estratti della stessa opera, fare un secondo titolo uniforme per il secondo estratto.
Se un compositore raggruppa alcuni estratti formando con essi una Suite, far seguire al titolo proprio il termine 'Suite'.
Se poi si tratta di una scelta di brani, anche solo di due, questo si indica con la parola 'scelta' dopo tutto, preceduta da punto.
Bach, Johann Sebastian
*Musikalisches Opfer. Scelta
Se la composizione parte di un'opera ha a sua volta una ulteriore partizione, sola. oggetto del documento in esame, si procede con ulteriore punto.
Verdi, Giuseppe
*Traviata. Atto 1. Preludio
Praetorius, Hieronymus
*Opus musicum. Cantiones sacrae. O vos omnes
Wagner, Richard
*Ring des Nibelungen. Rheingold. Scelta
Quando però non è possibile far risalire un estratto ad una composizione vasta, si considera l'estratto come composizione a sé stante e si usa come titolo di ordinamento l'indicazione di andamento, il nome della forma o l'incipit letterario.
*Allegro
*Chi non porta amor nel petto
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TITOLI UNIFORMI COLLETTIVI
Opera omnia e scelte non riferibili a titoli di raccolta particolari, sono trattati come titoli uniformi nei confronti di ciascun autore.
Si usano rispettivamente le espressioni: 'Opera omnia' e 'Scelta'. Per opere raggruppabili sotto forme o organici vari si indicano le voci più appropriate, ad es.
*Composizioni da camera
*Composizioni corali
*Composizioni strumentali
*Composizioni per tastiera
*Composizioni vocali
*Composizioni liturgiche
*Composizioni sacre
*Composizioni religiose
*Composizioni, ottoni
*Composizioni, orchestra
*Composizioni, pianoforte
*Composizioni, pianoforte a quattro mani
*Composizioni, pianoforte (2)
*Composizioni, quartetto d'archi
*Composizioni, violino, pianoforte
*Concerti
*Opere
*Polacche, pianoforte
*Sonate
*Sonate, violino, pianoforte
*Quartetti, archi
Se poi anche all'interno di questi raggruppamenti non si trovano tutte le composizioni, si aggiunge la parola 'scelta'
*Composizioni, organo. Scelta
*Notturni, pianoforte. Scelta
*Composizioni strumentali. Scelta
*Sonate, violino, pianoforte. Scelta
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RIDUZIONI, TRASCRIZIONI, ARRANGIAMENTI
I termini RIDUZIONE, TRASCRIZIONE, ARRANGIAMENTO, indicano una modifica nell'organico di una composizione tale da non darle carattere di novità, quando cioè si è scelto come autore con responsabilità 1 l'autore originale. In inglese si usa genericamente per tutti il termine arrangement, che va tradotto a seconda dei casi con quello più opportuno.
Per RIDUZIONE si intende una composizione con organico contratto rispetto all'originale. Esempi:
da voci e orchestra a voci e pianoforte
da voci e orchestra a pianoforte
da voci e orchestra a violino
da voci e orchestra a violino e pianoforte
da voci a liuto o strumento a tastiera
da violino e orchestra a violino e pianoforte
da orchestra a pianoforte
da orchestra a quartetto
da quartetto a pianoforte
Verdi, Giuseppe
*Rigoletto. Riduzione, voci (10) e pianoforte
Verdi, Giuseppe
*Rigoletto. Riduzione, flauto e pianoforte
Si può usare il termine riduzione quando sul documento si trovano espressioni come:
francese Réduction, Arrangement
inglese Arrangement, Vocal score
tedesco Bearbeitung, Verkürzung, K1avierauszug
Per TRASCRIZIONE si intende una composizione per un organico diverso da quello originale, anche con un aumento del numero degli strumenti.
da soprano e pianoforte a violino e pianoforte
da violino a viola
da pianoforte a arpa
da orchestra a banda
da liuto a chitarra
da violino e pianoforte a flauto e pianoforte
da pianoforte a orchestra
Berlioz, Hector
*Corsaire ; trascrizione banda
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Si può utilizzare il termine trascrizione quando sul documento si trovano espressioni come:
italiano Orchestrazione, Elaborazione, Strumentazione
francese Arrangement, Transcription
inglese Arrangement, Adaptation
tedesco Bearbeitung
Per ARRANGIAMENTO si intende in genere per la musica "leggera" o il jazz, l'adattamento con l'elaborazione più o meno libera della sezione vocale, strumentale o ritmica di una composizione originale.
MacDermott, Galt
*Hair. Scelta, arrangiamento
Si possono trovare espressioni come:
francese Arrangement
inglese Arrangement
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ENTE EDITORE/TIPOGRAFO
Editori e tipografi sono considerati enti di tipo E.
Hanno questa codifica anche coloro che abbiano svolto occasionalmente attività editoriale.
Il nome dell'azienda può essere costituito da:
1) Nome dell'unico intestatario (*Cognome, *Nome) in forma estesa e completa, con rinvio da eventuali forme varianti.
2) Nomi di due o più intestatari uniti ciascuno da &, che sostituisce qualunque forma di 'e' nelle varie lingue (*Cognome, *Nome & *Cognome, *Nome & Cognome, Nome) in forma estesa e completa, con il cognome ripetuto anche se della stessa famiglia, e con rinvio dalla inversione nell'ordine dei cognomi. La & precede anche le espressioni: *figli, *C. (da usare sempre al posto di Co., Comp., C.ie, Soci).
3) Denominazione dell'azienda (nella forma prevalentemente citata nei repertori e in mancanza prevalentemente usata nelle sottoscrizioni; comunque la forma più completa).
4) Insegna o l'indirizzo dell'azienda.
Per il materiale moderno il nome dell' editore si trascrive nella forma più breve che ne permetta l'identificazione senza ambiguità.
Si aggiungono qualificazioni per distinguere gli omonimi, generalmente costituite da un numero arabo seguito da punto e racchiuso fra parentesi uncinate; si possono trovare anche qualificazioni di luogo o di altro genere, tipo 'il vecchio', 'il giovane'.
Si inseriscono quattro asterischi davanti alle prime quattro parole significative, escluse le espressioni introduttive nelle aziende di tipo 4 (insegne ecc.), ma la qualificazione fra uncinate interrompe la chiave e dopo non si mettono più asterischi.
Trattini che uniscono due parti di un cognome doppio o una parola composta si debbono scrivere senza spazi prima e dopo, e si inseriscono due asterischi, uno all'inizio e uno subito dopo il trattino.
Prefissi iniziali sono uniti al nome con un trattino sotto stante e l'asterisco va solo davanti al prefisso.
Prefissi non iniziali, non sono uniti con il trattino sotto stante alla parola che segue ed entrambe hanno l'asterisco. Prefissi posposti non hanno asterisco.
Si omettono indicazioni quali: edizioni, editore, tipografo ecc. unite a un cognome anche se lo precedono. Si usano unite a nomi di aziende del tipo 3.
Indicazioni come fratelli, figli, erede, vedova ecc. si scrivono nella forma sciolta normalizzata, con l'iniziale minuscola, nella lingua originale e posposti al prenome (o in sua assenza al cognome).
Qualora i repertori utilizzino forme diverse, si preferisce la forma nella lingua del paese d'origine. Si fanno rinvii da forme varianti, ma non dalle forme latine, a meno che non siano molto diverse dalla forma accettata.
Ogni notizia ente editore ha uno spazio note di commento nel quale si possono inserire facoltativamente informazioni sugli anni di attività o sui repertori consultati.
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Esempi di editori e tipografi del tipo 1:
*Amenta, *Michele [non *Tipografia di *Michele * Amenta]
*Bacquoy-*Guidon, *Alexis
*Bietti [non *Casa *editrice *Bietti]
*Boieldieu, *Louis *Armand
*Boivin, *veuve
*Canti, *Giovanni
*Cani, *Cristoforo [senza rinvio dalla forma latina: Canibus, Christophorus de]
*Carisch [non *Edizioni *Carisch]
*Carlino, *Giovanni *Giacomo
*Comin da *Trino
x *Trino, *Comin da
*Dalle_Donne, *Francesco
*De_Giorgi, *Paolo [ma *Bovin *Le *Clerc *Castegnery perché il prefisso non è in prima posizione]
*De_Franceschi, *Francesco <senese> Entrambi operavano a Venezia e
*De_Franceschi, *Francesco <padovano> si distinguevano da se stessi così
*Duchetti, *Carlo [non *Calcografia *Carlo *Duchetti]
*Garaude, * Alexis de <1779-1852>
*Gardano, * Antonio *figli
x *Figli di * Antonio *Gardano [facoltativo]
*Gymnich, *Johann <l.>
*Gymnich, *Johann <2.>
*Gymnich, *Johann <3.>
*Heinrich, *Nicolaus [non *Typographia *Nicolai *Henrici]
*Lejeune, *Martin
x *Iuvenis, *Martinus
*Manuzio, * Aldo <il vecchio> eredi
x *Manuzio, * Aldo <il vecchio> figli
*Momigny, *Jerome *Joseph de <1762-1842>
*Nuyts, *Martin
x *Nutius, *Martinus
*Ricordi, *Giovanni [non *Ricordi, *Gio.]
*Schott, *B. *Söhne
*Sessa, *Giovanni *Battista <il vecchio>
*Sessa, *Giovanni *Battista <il giovane>
*Stigliola
x *Stelliola
*Tini, *Simone *eredi
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Esempi di editori e tipografi del tipo 2:
*Alessandri, *Innocente & *Scattaglia, *Pietro
x *Scattaglia, *Pietro & * Alessandri, *Innocente
*Alexandre *pere & *fils [non * Alexandre <pere> et *fils]
*Bindoni, *Francesco & *Pasini, *Maffeo
x *Pasini, *Maffeo & *Bindoni, *Francesco
*Breitkopf & *Hartel
*Carulli, *Luigi & *Bertuzzi, *Luigi
x *Bertuzzi, *Luigi & *Carulli, *Luigi
*Da_Legnano, *Giovanni *Giacomo & *fratelli
*Duhan & *C.
*Evette & *Schaeffer
x *Schaeffer & *Evette
*Fabbricatore *fratelli & *C.
*Falter & *sohn
*Giachetti *figlio & *C.
*Giammartini, * & *C.
x *Giunta, *Jacopo <2.> & Giunta, Filippo <2.> & fratelli
*Guerra, *Domenico & *Guerra, *Giovanni Battista non *Guerra *fratelli; altre forme usate nelle sottoscrizioni: apud Guerraeos fratres; nella stamperia dei Guerra; ex typographia Guerraea; appresso i Guerra; presso Domenico & Gio. Battista Guerra; etc.]
x *Guerra, *Giovanni *Battista *Guerra, Domenico
*Janin, *F. & *fils
*Maddaloni, *G. & *figlio
*Manuzio, * Aldo <il vecchio> & figli
*Ricordi, *Giovanni & *C.
*Ricordi, *Giovanni & *Festa, *Felice
x *Festa, *Felice & *Ricordi, *Giovanni
*Ricordi, *Tito & Lucca, Francesco
x *Lucca, *Francesco & Ricordi, *Tito
*Vincenti, *Giacomo & * Amadino, *Riccardo
x *Amadino, *Riccardo & *Vincenti, *Giacomo
Esempi di editori e tipografi del tipo 3:
*Academische *Kunst-*Music
*Bureau des *Artes et d'*industrie
*Calcografia dell'*Oratorio di *San *Francesco di Sales
*Calcografia *Musica *Sacra
*Casa *editrice *artistica *sciliana
*Editoria *musicale
*Società *tipografica *bolognese
*Tipografia *Vaticana
Esempi di editori e tipografi del tipo 4:
Sotto il *Corridore di *Sua *Altezza
Al segno della *Speranza